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Nome scientifico: Chrysaetos.
Verso:
Nome in diletto dardaghese:
Foto:                Colorami Tu:
Famiglia: le aquile appartengono alla famiglia degli accipitridi, la stessa  a cui appartengono le poiane, i nibbi, le arpie, i grifoni, gli sparvieri e alcuni avvoltoi.
Area di diffusione: un tempo l'aquila reale viveva nelle zone temperate dell'Europa, nella parte nord dell'Asia, nel nord America, nord Africa e Giappone. In molte di queste regioni l'aquila è oggi presente solamente sui rilievi montuosi, ma nei secoli precedenti nidificava anche nelle pianure e nelle foreste. È assente in Islanda e Irlanda dove è in corso un tentativo di ripopolamento con 35 uccelli rilasciati dal 2001. In Italia è presente sulla dorsale appenninica e sull'arco alpino, in rilievi della Sardegna e della Sicilia. l limite nord dell'areale dell'aquila sono le Isole Svalbard.
Habitat o ambiente di vita:  l’aquila reale è la più forte delle aquile, è la protagonista delle più antiche leggende e il simbolo della forza e della potenza invincibile. E’ lunga circa 95 cm, ha un’apertura alare di 2 metri e pesa dai 3 ai 6 chilogrammi. La sua area di diffusione ricopre l’Europa e gran parte dell’Asia e dell’America settentrionale. Essa si trattiene soprattutto in montagna, sulle pareti rocciose inaccessibili. Si può dire che l’aquila reale non ha nemico eccetto l’uomo. Si nutre di marmotte, di fagiani, di lepri, di giovani anatre, talvolta cattura agnelli. Il diametro dei nidi può raggiungere i 2 metri.
Taglia: ha una lunghezza di 74-87 cm; la coda misura dai 26 ai 33 cm, con un'apertura alare di 203-220 cm. Il suo peso varia dai 2,9 kg, ai 6,6 kg; la femmina è del 20% circa più grande del maschio.
Aspetto fisico: le sue parti superiori sono di color bruno castano, con penne e piume copritrici più pallide, le parti inferiori sono di color castano scuro, la testa invece è di color castano dorato. A questa caratteristica si riferisce il secondo nome "chrysaetos", che in greco vuol dire "aquila d'oro". Il colorito varia a seconda dell'età e l'abito adulto viene completato a 5 anni di vita. Il giovane appena involato possiede un piumaggio bruno nerastro con evidenti macchie bianche a semiluna al centro delle ali e coda bianca bordata di nero; la livrea dell'adulto è bruna con spalle e nuca dorate (da cui il nome inglese "Golden Eagle", Aquila dorata). Il pulcino è ricoperto da un fitto piumino biancastro. In volo ha ali sollevate e spinte leggermente in avanti. L'Aquila reale è uno dei più potenti uccelli rapaci del mondo; la robusta struttura le consente di attaccare con successo prede spesso più pesanti di lei e nonostante la mole imponente possiede un volo assai agile. Il piede ha le caratteristiche tipiche dei rapaci che si nutrono in prevalenza di mammiferi, con dita relativamente brevi e grandi artigli in grado di ferire efficacemente le prede dopo aver penetrato la pelliccia. Il forte becco adunco le consente non solo di uccidere animali di taglia medio-piccola, ma anche di dilaniare carcasse di grandi animali rinvenuti già morti. Emette poche grida, tranne in periodo riproduttivo, che sono simili ai versi di un cane. L'aquila reale è "calzata", cioè caratterizzata, come le altre specie di aquila, dalla presenza di penne sui tarsi, che assicurano la protezione delle estremità dalle basse temperature dei luoghi in cui vive.
Abitudini: l'aquila ha a disposizione due modi per cacciare: all'agguato e in volo, solitamente cerca di sorprendere le prede. Di solito cacciano in due: un'aquila vola bassa per mettere paura alla preda e l'altra dall'alto cerca di catturarla. Durante il giorno l'aquila sta molto tranquilla, tranne nella parte centrale della giornata. Molte aquile hanno una tendenza a spostarsi verso le zone più calde.
Riproduzione:  fedeli per la vita, il maschio e la femmina di Aquila reale, una volta formata la coppia e conquistato un territorio, rimangono stanziali per molti anni costruendo nei dintorni, sulle pareti a picco dei dirupi o, più raramente, fra i rami degli alberi più alti, anche una decina di nidi scegliendo, di anno in anno, quello che sembra il più adatto. Sempre, però, i nidi sono costruiti più in basso rispetto all'altitudine di caccia, per evitare faticose risalite con la preda tra gli artigli. Il controllo del territorio, che varia da 40 a 180 km quadrati, viene effettuato equamente tra maschio e femmina e, il più delle volte, si limita a manifestazioni aeree (voli a festoni, volteggi) lungo il confine del territorio stesso per segnalare alle altre aquile quali siano gli effettivi confini. Affascinante, invece, il volo del rituale di accoppiamento che avviene in marzo: la cosiddetta danza del cielo, che prosegue per vari giorni, vede impegnati entrambi gli individui in spettacolari evoluzioni che spesso la femmina compie in volo rovesciato mentre il maschio sembra piombarle sopra, o con scambi di preda in volo o giri della morte. La danza viene alternata ai lavori di restauro dei nidi e solo alla fine verrà scelto quello definitivo. Questi raggiungono spesso i due metri di diametro e, anche a causa delle annuali ristrutturazioni, possono avere uno spessore di un metro.
All'accoppiamento, che avviene sempre a terra, segue la deposizione delle uova (gennaio nelle zone più calde e maggio in quelle più fredde) solitamente due a distanza di 2 - 5 giorni l'una dall'altra. In questo periodo il maschio è poco presente, per ricomparire immediatamente alla schiusa (dopo 43 - 45 giorni di cova) per portare cibo sia alla madre che ai due piccoli dei quali, solitamente, solo uno sopravvive.
Dopo due mesi i pulcini diventano aquilotti ed iniziano ad esercitarsi nel volo sul bordo del nido. Spiccano il primo volo a 75 giorni e dopo 160 - 170 dalla nascita diventano indipendenti: in questo periodo vengono portati dai genitori fuori dai confini del territorio natale e diventano nomadi fino a quanto, verso i 3 - 6 anni, ormai in grado di procreare, costituiranno un nuovo nucleo famigliare.
Curiosità: l'aquila nell'antica Roma era uno dei simboli del dio Giove: era presente nelle insegne delle legioni, se un'aquila seguiva un esercito in avanzata, era considerato un segno fausto. L'aquila di mare testabianca è il simbolo degli Stati Uniti. L'aquila è generalmente utilizzata come simbolo di coraggio.