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Nome scientifico: capra hircus
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Nome in diletto dardaghese:
Foto:                Colorami Tu:
Famiglia: bovidi
Area di diffusione:  diffuse allo stato selvatico sui rilievi del continente euroasiatico.  
Habitat o ambiente di vita:  montano
Taglia:da 0,7 a 1 m al garrese
Aspetto fisico: le capre sono dei ruminanti; ciò significa che il loro stomaco conta quattro scomparti, ossia il rumine, il reticolo, l'omaso e l'abomaso. Le capre sono famose per la loro frugalità ed adattabilità a qualsiasi tipo di cibo, ed è per questo che sono piuttosto comuni in molti paesi del Terzo Mondo. Tuttavia, contrariamente alla loro reputazione, le capre sono piuttosto schizzinose per quanto concerne il cibo, preferendo brucare i germogli di cespugli e giovani alberelli, a qualsiasi specie essi appartengano: le capre, infatti, possono brucare senza danni praticamente ogni appartenente al regno vegetale, comprese specie tossiche per mucche o pecore. Le capre solitamente non mangiano spazzatura o abiti, tuttavia capita che rosicchino oggetti costituiti da materiale vegetale: sono infatti animali di natura molto intelligente e curiosa, che tendono ad esplorare ogni cosa sia loro sconosciuta Le capre sono animali agili, di taglia media, dotati di zampe sottili terminanti con zoccoli fessi, particolarmente adatti a far presa sulle rocce del loro habitat montano: lo strato interno dello zoccolo è più tenero rispetto a quello esterno, si consuma più velocemente e ha la funzione di assorbire gli urti. Le corna sono piccole e diritte nelle femmine, più grandi e a forma di sciabola nei maschi. Simili alle pecore, le capre se ne differenziano per la forma delle corna, per la barba che distingue il maschio e per il caratteristico odore che questo emette nel periodo del calore. Le diverse varietà domestiche di capre, tutte derivate dalla specie Capra aegagrus, vengono tradizionalmente allevate per il latte, per la carne, la pelle e la lana. La Capra Camosciata delle Alpi, così denominata per la somiglianza del suo mantello con quello del camoscio, fa parte delle capre di ceppo europeo diffuse nelle regioni della Svizzera, Francia, Germania e Italia; ha il pelo corto e semilungo sul dorso e sulle cosce, l'occhio è vivace, grande, con iride giallo chiara, il collo è sottile provvisto nella parte aptero-superiore di due appendici cutanee lunghe alcuni centimetri chiamate lacinie. Il mento è provvisto di barba, la coda è corta. L'organo mammario è costituito da due ghiandole di sviluppo anche notevole separate da un profondo solco intermammario e provviste di grossi capezzoli. L'attitudine produttiva prevalente e importante dal punto di vista quali-quantitativo è rappresentata dalla produzione del latte che viene trasformato direttamente negli allevamenti in ottime produzioni di formaggi caprini.
Abitudini:  le capre sono animali nomadi e gregari, che allo stato selvatico vagano per le montagne nutrendosi dell’erba dei pascoli e delle foglie della vegetazione arbustiva. I vecchi maschi in genere vivono da soli, ai margini del branco
Riproduzione: l’accoppiamento ha luogo in autunno e la gestazione dura circa cinque mesi. La femmina dà alla luce due piccoli per volta, già in grado di spostarsi con il branco.
Curiosità: il latte delle capre, assai usato per produrre formaggi, ha un valore nutrizionale paragonabile a quello del latte vaccino e in molti casi è digerito più facilmente. Un tempo, la pelle di capra veniva utilizzata per fabbricare otri per il vino o l'acqua, oppure lavorata per ottenerne pergamena. Al giorno d'oggi, la pelle è ancora utilizzata per farne guanti o stivali. In Indonesia, la pelle di capra viene utilizzata nella costruzione di uno strumento musicale chiamato bedug.