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Uno dei progetti educativi-didattici individuato per questo anno scolastico, nasce sulla base degli interessi, dei bisogni emersi nel gruppo delle/dei bambine/i delle sez. A, B e C ed ha come titolo: “ARTI E MESTIERI”.
La scelta di tale sfondo integratore nasce con lo scopo di stimolare la curiosità dei bambini nei confronti di varie arti e mestieri con cui vengono in contatto quotidianamente a casa, a scuola, in paese, attraverso uscite nel territorio,  racconti e letture ad alta voce.
Bambine e bambini potranno così intuire la diversità dei mestieri, delle arti e l’importanza e utilità di ognuno di essi.
Il bambino/a potrà cogliere gradatamente il rapporto esistente fra conoscenza
logica e interpretazione magica della realtà e avviarsi all’indagine critica, intesa come capacità di comprendere fatti e di acquisire conoscenze e competenze.
Il progetto prevede l’avvicinamento ad arti e mestieri attraverso innanzitutto l’osservazione guidata e la progressiva scoperta della realtà circostante, poi anche tramite narrazioni e interventi di alcuni familiari.
Durante questo percorso le/i bambine/i  scopriranno caratteristiche, peculiarità, finalità di alcune arti e di alcuni mestieri; strumenti e attrezzi a loro connessi.
Giochi di simulazione, drammatizzazioni, canti e filastrocche aiuteranno le/i bambine/i nella conoscenza e nell’approfondimento delle loro scoperte.
Non mancheranno le uscite…infatti andremo nel bosco con la Guardia Forestale…dal falegname di Budoia…dal fornaio di Coltura…..nel caseificio del Cansiglio…dai Vigili del Fuoco... Man mano, Vi racconteremo le nostre avventure…seguiteci se volete scoprirle!
    Le insegnanti e i bambini
 

Abbiamo pensato che per festeggiare i nonni  le castagne non ci bastavano ed allora quale occasione migliore per preparare dei buonissimi biscotti? Da soli era un po’ difficile prepararne tanti ed allora ci siamo fatti aiutare dal Super Nonno Gianni (Giovanni), super cuoco che nelle mattine del 22 e 23 ottobre è venuto a scuola con la sua divisa e le sue attrezzature per aiutarci in questa dolce impresa. Gli ingredienti erano pronti…ed allora pronti ad impastare farina, uova, burro…….

Biscotti matti

Un biscotto cotto e matto
mi è saltato via dal piatto.
Vuol provare questa sera
a volare in mongolfiera.
L’ha invitato sulla sfera
in frollino gusto pera
ch’è fuggito di soppiatto dalle le zampe del mio gatto.

GRAZIE NONNO GIANNI
       

Noi bambini grandi e medi, abbiamo iniziato a conoscere il 15 ed il 16 ottobre la Guardia Forestale, che è il papà della nostra compagna Rossana.
Lui è un elicotterista presso la sede forestale di Belluno e in questi 2 giorni è venuto a trovarci…. prima in classe ci ha mostrato dei poster che rappresentavano il suo lavoro, poi ci ha portato nel bosco dove ci ha spiegato alcune cose molto importanti sugli alberi e sulle foglie. E’ stato molto paziente, perché noi essendo ancora piccoli, ci distraiamo facilmente!!!

 
       

Eccoci qua cari amici del sito Dell’Artugna….siamo in po’ in ritardo con la pubblicazione di questo laboratorio, ma siamo un po’ presi con i nostri lavori a scuola ed il tempo a volte è poco, comunque come si dice spesso…”meglio tardi che mai”!
I giorni 4 e 6 novembre noi bambini medi e grandi, ci siamo recati nella falegnameria del nonno di una nostra piccola compagna. Il sig. Bernardis insieme al suo collaboratore, ci stavano aspettando sulla porta pronti a darci tutte le informazioni che noi volevamo. Quando siamo entrati nel laboratorio, siamo rimasti meravigliati da tutti i macchinari che c’erano lì e da tutte le varietà di legno che occorrono per costruire mobili, tavoli, cassetti, porte…..
Ci hanno raccomandato di stare alla larga dalle macchine in movimento perchè basta poco per farsi male, ma noi eravamo troppo curiosi e allo stesso tempo impauriti dal rumore che facevano…siamo riusciti a capire che da un tronco si ricavano tanti pezzi di legno, che poi vengono tagliati e piallati a seconda delle necessità….ma cosa importante ci siamo resi conto che niente viene buttato via, perché anche la segatura viene raccolta e destinata ad usi diversi…..
Dopo aver visto tutto questo, abbiamo scoperto un’altra cosa…la moglie del falegname è un’ottima conoscitrice di apicoltura e di conseguenza una bravissima produttrice di miele squisito…ma credo che voi già lo sapete!!!!
Seguiteci e guardate le nostre foto….

Il falegname batte
i chiodi col martello,
fa i buchi col trivello,
che bene li sa far!
E con la pialla, pialla
e con la sega,sega
e le tenaglie adopera se i chiodi vuol levar.
E bravo falegname
fai bene il tuo mestiere,
che gioia e che piacere
si prova a lavorar !
       

Il nostro viaggio continua alla scoperta dei mestieri…nel mese di febbraio tutti noi bambini della scuola dell’Infanzia di Dardago,siamo andati divisi per gruppi d’età, al panificio di Marsure, dove ad attenderci c’era il nostro fornaio di fiducia che ci porta il pane fresco tutti i giorni a scuola, il sig. Fabio.
Appena entrati nel suo laboratorio, abbiamo subito sentito un buon profumo di pane che ci faceva venire l’acquolina in bocca  e dopo guardandoci intorno abbiamo visto delle macchine strane ed un forno molto grande ed anche caldo.
In mezzo alla stanza il sig. Fabio ci aveva preparato un grande tavolo, perché noi dovevamo provare a fare il pane…che bello!!!!! Ma come si fa ci siamo chiesti e quali saranno gli ingredienti, forse quelli che abbiamo usato per fare i biscotti?????
Se volete saperlo, cari amici guardate queste foto,dove il fornaio ci spiega tutti i passaggi…



Il giorno più bello della storia (Rodari)

S’io fossi un fornaio
vorrei cuocere un pane
così grande da sfamare

tutta, tutta la gente
che non ha da mangiare.
Un pane più grande del sole
dorato profumato
come le viole.
Un pane così
verrebbero a mangiarlo
dall’India e dal Chilì
i poveri, i bambini
i vecchietti e gli uccellini
Sarà una data da studiare a memoria:
un giorno senza fame!
Il più bel giorno di tutta la storia.

       

Carissimi amici, il nostro progetto che riguarda l’ ambiente continua con l’uscita a Fanna il giorno 31 marzo. Le due sezioni dei bambini medi e grandi, infatti in questa giornata sono partite per andare alla scoperta di un giardino bellissimo dove crescono tanti alberi di mele di diverse qualità. Ma direte voi, chi li ha piantati e chi li continua a curare?
La risposta è presto trovata….chi fa tutto ciò è un gruppo di volontari che formano un’associazione, con a capo Teja Giuliana:
“ L’Associazione Amatori Mele Antiche è composta da persone che amano il proprio territorio e la sua storia.
Come obiettivo si sono poste la riscoperta, il censimento, la conservazione e la rivalutazione delle varietà di mele ancora presenti, per garantirne la sopravvivenza e per promuovere il reinserimento di un frutto sano
sulle tavole delle famiglie che amano il proprio territorio e la sua storia.”
Ad attenderci c’era la signora Giuliana che ci ha dato il benvenuto, insieme al mitico Signor Luciano promotore di questo incontro ed altre persone. La giornata è a nostro favore...il sole ci scalda e la disponibilità e la gentilezza di queste persone fanno da contorno a questo bello e istruttivo incontro. Appena arrivati, dopo aver fatto la foto di gruppo, ci aspetta una squisita merenda con biscotti e succo di mela. Nel frattempo la sig. Giuliana ci racconta con l’ausilio di immagini, la storia di alcune mele tutte naturali. Dopo aver fatto una corsetta tra i meli….tutti a rapporto da Luciano che ci fa vedere come si fa un’ innesto di melo(che poi ci regalerà per piantarlo a scuola).
Ma non è ancora finita la nostra mattina, perché dobbiamo ancora piantare i semini che ci siamo portati…quelli che abbiamo ricavato dalle mele che avevamo portato a casa in autunno e che provenivano da questo luogo.

Adesso per capire meglio, guardate queste immagini…..

 

La nostra visita continua…..infatti il 16/04/2014 torniamo a Fanna perché lo spettacolo dei meli in fiore ci attende e noi non possiamo mancare e così il giorno in questione c’è un sole bellissimo ed al mattino tutti contenti, partiamo!
Guardate un po’….

       

……e si, proprio così! Infatti a fine aprile noi Bambini medi e grandi, ci siamo avventurati in Cansiglio.
Tutto ha inizio ancora ad ottobre, in quanto dopo che le nostre Insegnanti avevano deciso in precedenza i progetti da attuare per l’anno scolastico in corso e tra questi proprio quello che riguarda i mestieri (progetto Ambiente)……. contattiamo il Sig. Mauro che ha proprio un’azienda con allevamento di mucche in Pian Cansiglio. Noi volevamo saper come si fa il formaggio e con che cosa, quindi chi meglio di lui ci poteva spiegare il tutto? Decisa la data, abbiamo atteso alcuni mesi e finalmente il giorno fatidico è arrivato.
La mattina ci siamo alzati presto, soprattutto per ascoltare le previsioni del tempo, visto che ultimamente fa brutti scherzi, Ma ci siamo subito rassicurati perché c’era il sole. Arrivati a scuola, abbiamo aspettato i ritardatari e saliti in pulmino, siamo partiti. Durante il tragitto un po’ lungo e tortuoso, abbiamo cantato e riso…. finalmente dopo un’oretta siamo arrivati. Lo scenario che ci siamo trovati davanti, qual’ è la piana del Cansiglio (1060 m s.l.m.) era stupendo, montagne innevate, alberi altissimi dal verde chiaro a quello scuro, animali al pascolo…..
Qui la nostra avventura è iniziata con una camminata fino all’azienda del Sig. Mauro che era lì ad attenderci con le sue mucche e vitellini, pronto a darci tutte le informazioni necessarie……
Abbiamo scoperto che ha più di 150 mucche da latte con il quale i suoi collaboratori casari fanno il formaggio, la ricotta, il burro, lo yogurt, ecc.; che tiene solo le vitelline, perché i maschi li da ad altre aziende, che appena nate vengono subito separate dalle mamme; che la loro alimentazione e ben controllata e varia per ottenere poi un buon latte, e tantissime altre cose.
Inoltre abbiamo visto mucche al pascolo ed altre in stalla e scoperto il significato di parole nuove, come mungitrice, ruminare…..
Eravamo così assorti che non ci siamo accorti del tempo che passava ed anche delle nuvole cariche di pioggia che stavano arrivando, per fortuna avevamo visto ed ascoltato tutto quello che ci interessava e poi Mauro ci aspettava al Bar Bianco lì vicino dove avremmo mangiato e dove ci avrebbe fatto vedere i prodotti del latte, visto che c’è lo spaccio come a Budoia
Da un momento all’altro qualche goccia è cominciata a scendere e noi in fretta abbiamo dovuto salutare e tornare indietro; arrivati a metà strada le gocce aumentavano, per fortuna che l’autista ci è venuto incontro ed in fretta siamo saliti.
Eravamo anche affamati, non vedevamo l’ora di mangiarci i buoni panini che il cuoco della nostra mensa ci aveva preparato, nel frattempo la pioggia è aumentata, ma noi eravamo all’asciutto.
Speravamo che il sole tornasse, invece dopo aver ascoltato come si fa il formaggio e con la pancia piena, siamo dovuti ritornare a casa. Qualcuno era così stanco che si è anche addormentato!
Ma la nostra avventura non finisce qui, perché visto che più scendevamo dalla montagna, più sole c’era, le nostre insegnanti hanno deciso di fare una tappa in gelateria, dove ci siamo gustati un buonissimo gelato, anche questo fatto naturalmente con il latte!!!!!!JJJ
E’ stata una bellissima giornata, abbiamo visto come si lavora in un’azienda dove si allevano mucche da latte, abbiamo scoperto cos’è il casaro e cosa fa……dobbiamo ringraziare proprio tanto Mauro (lo chiamiamo così, perché è diventato nostro amico), perché è grazie alla sua disponibilità, gentilezza e pazienza, se abbiamo visto ed imparato queste cose. GRAZIE
Se volete vedere alcune immagini per capire meglio, andate avanti e……..

ED ORA ALCUNI DEI NOSTRI LAVORI FATTI A SCUOLA
 
       

Cari amici che ci seguite, dobbiamo dirvi che questa uscita chiude per quest’anno il progetto Ambiente che ci ha portato a scoprire alcuni mestieri presenti nel territorio.
Dobbiamo ringraziare di cuore tutte le persone che ci hanno accolto e che hanno collaborato con noi per farci fare nuove esperienze.
Ma torniamo ai nostri “pompieri”….i giorni 13 e 14 maggio noi bambini piccoli, medi e grandi ci siamo recati proprio da loro, naturalmente prima di partire abbiamo telefonato per vedere se potevamo andare, perché se ci fossero state delle emergenze avremmo dovuto rinunciare.
Per fortuna ci è andata bene e quando siamo arrivati c’era il capo reparto (un giorno Giancarlo e l’altro Angelo) che ci aspettava con altri vigili. Dopo esserci presentati a vicenda, hanno iniziato a farci scoprire alcuni mezzi con le loro attrezzature…è stato molto divertente quando abbiamo spruzzato uno ad uno l’acqua, e vedere quella scala che continuava a salire e poi il fischio della sirena e tutti quei camion pronti per ogni emergenza, per non dirvi che potenza quella specie di cuscino che solleva qualsiasi mezzo. Abbiamo scoperto che loro vengono chiamati per qualsiasi emergenza, ma se guardate ora, capirete meglio.
Prima però dobbiamo ringraziare e dire che sono stati tutti molto gentili, disponibili e pazienti perché noi siamo piccoli e a volte si sa siamo più attratti da quello che ci circonda (e poi qui c’era proprio tanto da vedere), che dalle parole.

       
GRAZIE perché da questa esperienza
noi bambini abbiamo imparato che:
  • Fanno un lavoro molto pericoloso.
  • Il  numero per chiamarli in caso di emergenza è il 115.
  • I Vigili del Fuoco che noi chiamiamo Pompieri, non spengono solo gli incendi, ma aiutano negli incidenti, soccorrono chi ha bisogno quando c’è l’alluvione, fanno scendere i gatti dagli alberi, liberano le persone che rimangono incastrate in qualche luogo, sfondano le porte per liberare qualcuno, ecc……li potremmo chiamare Vigili Tuttofare!
  • Lavorano a turni: di giorno e di notte.
  • C’è un comandante che dirige la squadra di soccorso.
  • Hanno una divisa di soccorso estiva ed invernale.
  • Guidano diversi mezzi: quelli di terra come l’autobotte, il polisoccorso, l’autoscala e quelli nautici come la barca, il gommone, la moto d’acqua….
  • Hanno una bandiera d'istituto, assegnata dalle autorità dello Stato che è composta da un drappo, un puntale, un'asta, una fascia e una cordoniera.
       
GENTE DI UN ALTRO MONDO:
I VIGILI DEL FUOCO.

“Ineleganti, in una divisa che è unicamente funzionale, quasi timorosidi parere invadenti,
accattivanti anche quando sono tristi,
perennemente disponibili,
arrivano sempre puntuali dovunque
la cronaca è nera o minaccia di esserlo.
Ufficialmente sono Vigili del Fuoco.
Affettuosamente e comunemente sono chiamati “Pompieri”.
Affettuosamente: perché hanno legato il loro nome al pudore di una umiltà,
generosità ed umanità che li svela inconfondibilmente buoni.
Non soltanto bravi.
Sempre pronti, entusiasti nella dedizione, ancora in piedi quando altri crollano,
non sono gli “uomini del fuoco” poiché gli incendi non sono la loro limitazione.
Sono uomini di fuoco, mossi cioè da un fuoco interno senza il quale le poche lire di retribuzione
non li trasformerebbero in combattenti le calamità.
E’ facile diventare retorici, affermando che si tratta d’una missione, non di un lavoro.”