il presepio nell’angolo del focolare,
che la mucca , l’asino e la pecora
mi sembrassero vivi.
Sembrava che Gesù Bambino
guardasse all’ insù,
ed io rimanevo lì assonnato
fin quando mia madre non mi portava il piatto,
quello sì che era un bel Natale
anche adesso dovrebbe essere così.
Vicino al focolare che bel Natale!!!
Sempre vicino a mio padre ed a mia madre,
ed accompagnavo mio nonno nella recita del rosario,
la nonna poverina stava in un angolo
ed ogni tanto piangeva
per il figlio che non ritornava.
La guerra è finita
da tanto tempo ormai,
ma lui non viene
da tanti, tanti Natali
in Russia è andato
ma non è ritornato.
Povera madre
lo aspetta da tanto da far compassione
invecchia, piange, spera
arriverà in primavera,
vedrà suo figlio
che la chiama dal cielo.
Una lacrima mi bagna la mano
mi sento solo e lontano,
le città sono belle, piene di pretese
ma a me piace di più il mio paese, è povero, è piccolo che si può legarlo con uno spago,
ma è sempre il mio Dardago.
Caro Bambino Gesù
fa che non ci siano più guerre
e fa che gli Emigranti, tuoi devoti,
possano trascorrere il Natale con propri cari.
UN EMIGRANTE