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Il Crollo
L' Inaugurazione

CHIESA PARROCCHIALE DEDICATA A SANT’ANDREA APOSTOLO

BREVI CENNI STORICI
L’inizio della costruzione della chiesa risale al 1795, ma i lavori furono sospesi e riavviati più volte fino al 1832, data in cui ripresero sotto la direzione del tagliapietra Mattiu Tre Pallotta, che, rimaneggiato il progetto iniziale, portò a termine l’opera. Nel 1834 la chiesa fu aperta al culto anche se  tutti gli interventi, con le caratteristiche costruttive che sono giunte fino a noi, furono terminati nel 1840; fu successivamente consacrata nel 1875. L’affresco del soffitto della navata è stato dipinto nel 1898 da Alberto Marloni da Ponte.

DESCRIZIONE DELLE STRUTTURE DI TETTO E SOFFITTO
Il tetto è costituito da capriate e correnti in legno di castagno sui quali poggiano i listelli in abete portanti le tavelle in cotto, la copertura è in coppi. La struttura in legno del soffitto è costituita da cantinelle sostenute da centine che  sono appese a travi appoggiate sulle catene delle capriate. Le cantinelle sono il supporto degli strati di intonaco affrescato che decora il soffitto della chiesa e del presbiterio; sono intonacate anche sulla parte rivolta al sottotetto (estradosso), con un impasto costituito da calce e paglia.

STATO DI CONSERVAZIONE
Nel 1996 erano stati eseguiti lavori di ristrutturazione con sostituzione di alcune parti lignee e la formazione di un cordolo di coronamento, in calcestruzzo armato, dal quale si dipartono dei tiranti angolari in acciaio. L’ispezione eseguita a seguito dello stacco di porzione del soffitto affrescato aveva evidenziato l’alterazione di alcune strutture portanti lignee:

  1. la flessione di alcuni correnti (FOTO 3) spezzati forse a causa della irregolare dimensione degli stessi;
  2. Il deterioramento per tarlatura di alcuni correnti
  3. Una lesione del puntone della capriata 7 in prossimità della staffa metallica di collegamento al monaco
  4. La sbrecciatura del puntone della capriata 3 in prossimità di un grosso nodo
INTERVENTI SULLE STRUTTURE LIGNEE
Le opere sono state  realizzate con il contributo Legge Regionale n.20, art.7/ ter, delibera n. 2094 del 28.11.2012, concordate ed approvate dalla Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici del Friuli Venezia Giulia.
Premessa la volontà di conservare le strutture originali esistenti, si è proceduto al consolidamento delle strutture alterate o deformate, che altrimenti avrebbero contribuito al progressivo spostamento del carico a quelle limitrofe, ampliando il numero delle strutture lignee soggette, per sovraccarico, a deformazioni oltre al limite di elasticità.

Descrizione dell’intervento:

  1. applicazione di rinforzi d’acciaio ai correnti spezzati;
  2. affiancamento di nuovi correnti a quelli esistenti sottodimensionati e deformati;
  3. consolidamento dei correnti sbrecciati con connettori in acciaio;
  4. ricostruzione dei correnti deteriorati dalla tarlatura, mediante asporto della struttura lignea incoerente, inserimento di barre in acciaio e ricostruzione con resina;
  5. consolidamento del puntone di capriata lesionato mediante cucitura realizzata con l’inserimento di barre in acciaio con legante resinoso;
  6. applicazione di nastri  metallici  di collegamento tra i correnti che hanno scarso appoggio sui puntoni delle capriate;
  7. spolveratura delle travi ed applicazione di soluzione impregnante antitarlo;
  8. pulitura e ripassatura di tutto il manto di copertura con sostituzione delle tegole rotte con altre vecchie di recupero;
  9. pulizia delle grondaie.
L’intervento è stato coordinato con il consolidamento e restauro del sottostante soffitto affrescato, per evitare allo stesso ulteriori cause di degrado.

DISTACCO DEL SOFFITTO AFFRESCATO
In data 03.11.2012 si è verificato lo stacco di una vasta porzione di intonaco affrescato del soffitto della navata causato sicuramente da almeno due fattori:
- il peso eccessivo della
malta che costituisce supporto dell’affresco, che ha uno spessore notevole (40- 50 mm);
- la sua composizione che, dai frammenti raccolti, appare fragile e scarsa di legante.
Non si può escludere, inoltre, la torsione di alcune capriate che possono averne sollecitato e accelerato il distacco.

INTERVENTO DI RIPRISTINO E CONSOLIDAMENTO DEL SOFFITTO
Eseguite le opere provvisionali di messa in sicurezza del soffitto, successivamente agli interventi di rinforzo delle strutture del tetto, è stato affrontato il consolidamento del soffitto della navata e del presbiterio ed il restauro dell’affresco, procedendo nel modo seguente:

  1. sostituzione di alcuni collegamenti lignei tra le centine e le catene di sostegno del soffitto a vela di una delle cappelle a nord;
  2. consolidamento superficiale dell’intonaco che costituisce sottofondo(arriccio) all’affresco, mediante impregnazione con specifica soluzione traspirante ad alta penetrazione per aumentarne le capacità meccaniche;
  3. Integrazione delle lacune di intonaco dell’estradosso con impasto di calce ed inerti alleggeriti;
  4. posa di tessuto di armatura in fibre di carbonio, su allettamento di malta a base di calce fibrorinforzata, fissato con viti da legno e rondellone in materiale plastico,  e distribuito in modo da solidarizzare le cantinelle con la struttura lignea portante, a rinforzo della originaria chiodatura.
  5. posizionamento nell’intonaco di piastrine di sostegno in polietilene, distribuite sulla superficie del soffitto in base alle lesioni presenti; l’intervento ha richiesto la  fresatura per l’alloggiamento dei perni di ancoraggio, il consolidamento degli svasi e la successiva stuccatura con malta chimicamente e morfologicamente compatibile con quella originale.
  6. controllo accurato dei costoloni e delle condizioni di incollaggio delle foglie d’acanto di decorazione, di tutti gli stucchi dorati, di cornici a foglie e rosoni del soffitto del presbiterio e navata; loro consolidamento, dove necessario, mediante perni passanti o con ancoraggio chimico.
  7. integrazione cromatica delle zone stuccate, eseguita con colori a calce e pigmenti minerali.

RESTAURO DELL’AFFRESCO

  1. Preventivo consolidamento dei bordi di stacco dell’affresco;
  2. pulitura da ogni residuo di malta delle cantinelle scoperte e loro rinforzo con traversi lignei;
  3. ricomposizione dei frammenti di affresco recuperati a terra e loro incollaggio su appositi pannelli;
  4. fissaggio dei pannelli e stuccatura degli interstizi e delle lacune con adeguato impasto di calce;
  5. integrazione cromatica delle stuccature eseguita con colori a calce e pigmenti minerali.

Gli interventi sono stati realizzati da:
FI.BE. s.r.l. – Consolidamenti e Restauri -  Fontanafredda (PN)
Giancarlo Magri & C. s.n.c. – Pittore Restauratore - Roveredo in Piano (PN)
EUROEDILE – ponteggi – soluzioni – servizi – Postioma (TV)
Progetto e direzione lavori: arch. Giovanna Ferrari – Venezia
Coordinamento della sicurezza: arch. Raffaella Cabiddu – Venezia
Collaborazione dei volontari del Consiglio degli affari Economici della Parrocchia di Budoia