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Come spesso accade, le belle idee nascono a tavola e proprio a tavola infatti è nata l'idea di fare un sito internet su Dardago.
Commentando il fatto che tradizioni e vecchi valori fossero sempre meno trasmessi di generazione in generazione, si pensò di creare un sito al quale potersi collegare per poter cercare notizie, foto, documenti e storie relativi al paese. Si decise quindi di registrare il dominio www.artugna.it e cominciare l'avventura. La decisione del nome www.artugna.it è stata spontanea, perché è sintesi della storia, perché senza Artugna e senza acqua non ci sarebbe stato nessun insediamento fin dal lontano neolitico per arrivare ai longobardi, non si sarebbe sviluppata nessuna piccola civiltà prima in Val de Croda e poi giù verso la pianura.
L’unico problema che si presentava nella scelta del nome “Artugna” era che già altre iniziative portavano lo stesso nome e si rischiava quindi di essere confusi, soprattutto con "L’ Artugna” cartacea che presenta però caratteristiche molto diverse dalle nostre. Noi abbiamo la possibilità di pubblicare quasi in tempo reale quello che accade, ci basta solo un po’ di buona volontà e un po’ del nostro tempo per effettuare un buon servizio fotografico, qualche volta anche video, completato da un semplice articolo.
www.artugna.it più che www.dardago.it rappresenta lo spirito di questo sito inquanto non solo Dardago ma anche Budoia, S.Lucia, Castello e S.Giovanni sono sorti lungo il corso del torrente e sono stati costruiti "co i sass e col savalòn e co la cialthina" ricavata dagli stessi sassi.
Dunque unità geografica e storica, luogo d'incontro di genti a volte ancora adesso in contrasto campanilistico ma unite da comuni problemi di sopravvivenza.
C'è anche un'altra considerazione da fare: sono sempre più rare le occasioni di incontro, di scambio di idee e di ricordi, di notizie tra dardaghesi "non residenti" e tra chi ancora a Dardago vive. Non sono infatti molti quelli che con una certa regolarità passano qualche giorno di vacanza "sulle rive dell'Artugna" o hanno l'occasione di passare qualche serata a parlare di Dardago, del suo presente e del suo futuro. Allora perché non creare una grande vetrina, uno scaffale pubblico, una bacheca dove ognuno possa esporre le sue idee, annunciare qualcosa, offrire spazi di ricerca e di colloquio? Quando eravamo più spesso in piazza o dalla Rossa o da Moreal le idee correvano svelte, ci si vedeva più spesso e il tempo non era dedicato solo ad informarsi della reciproca salute e di quanto fosse successo nel tempo trascorso dall'ultimo incontro. Ecco allora che una piazza possiamo trovarla in internet, aperta a tutti, senza limiti di tempo e di spazio.
Quello che si vuole raccogliere attraverso www.artugna.it sono, come scritto nel nostro logo, i fatti, le storie, gli avvenimenti, i personaggi e le curiosità lungo il corso dell' Artugna. Oggi il www.artugna.it è diventato sempre più ricco e completo e Luigi Basso e Roberto Dabrilli sono molto orgogliosi del loro lavoro ma soprattutto dell’affetto e della partecipazione sempre più numerosa di chi naviga nel sito. Avendo la possibilità di monitorare gli accessi ci siamo resi conto che dagli iniziali 400 contatti di cinque anni fa, siamo passati ai 2000-2500 contatti mensili di oggi (dicembre 2012) e proprio questi numeri ci fanno capire il successo della nostra iniziativa.C’è solo una cosa che non riusciamo ancora a vincere: la timidezza delle persone che temono di essere inadeguate alla situazione. Niente di più sbagliato!
Tutti abbiamo qualche cosa da comunicare, basta solo trovare il modo per farlo e questo è uno spazio aperto a tutti, basta scrivere a info@artugna.it proponendo nuove idee, suggerimenti e contributi di qualsiasi genere.