Il blaver è la soffitta della casa dardaghese tipica ed era utilizzato principalmente come deposito di granaglie. Deve infatti il suo nome al fatto che ci veniva conservata principalmente la "blava" (mais), assieme alla "siala"(segale) e altre granaglie. Posto immediatamente sotto il tetto e ben arieggiato tramite piccole finestre (bocole) consentiva la conservazione anche delle patate, delle mele e di altri generi alimentari. Mele e cachi venivano appoggiati sopra stuoie di canna (grisiole) stese su cavalletti di legno (cavalets). Le grisiole servivano anche per le lettiere dei bachi da seta (cavaliers) che venivano allevati nutrendoli con foglie di gelso (morer) fino alla formazione dei bozzoli (galete). I bozzoli venivano poi raccolti e portati alle filande per la produzione della seta. Attualmente nella maggior parte delle case di Dardago, quando non sia diventato una mansarda a seguito di restauri e modifiche, il blaver è adibito a deposito di vecchie cose, oggetti vari, libri, mobili diventati inutili, ma di cui non sappiamo disfarci. Esplorando questo blaver/soffitta con pazienza possiamo ritrovare testimonianze del modo di vivere dei nostri nonni, vecchi attrezzi e altro. Venite a visitarlo! |
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