In occasione della festa della Repubblica, il giorno 2 giugno, stante una calda giornata più estiva che primaverile, a Budoia è stato ricollocato in piazza, dopo anni di forzato esilio, il monumento ai caduti.
La cerimonia, accompagnata dalle note della banda di Meduno, ha richiamato molte persone, numerosi pure, sebbene in là con gli anni, i reduci della seconda guerra mondiale, ex militari in congedo oltre che parecchi bambini delle scuole. Il tutto è iniziato con l’entrata in piazza del gonfalone del comune, poi da parte del pievano don Maurizio Busetti vi è stata la benedizione di un tricolore e del monumento, quindi ha avuto luogo l’alzabandiera accompagnato dalle note dell’inno di Mameli ed infine il taglio del nastro eseguito dal sindaco Roberto De Marchi accompagnato dal capitano dei carabinieri Pier Luigi Grosseto, comandante la compagnia di Sacile, dal tenente colonnello Antonio Esposito comandante la brigata alpina ‘Julia’ di Udine e da Giovanni Gasparet presidente degli alpini in congedo della sezione di Pordenone.
E’ seguita poi la deposizione, mentre la banda intonava la canzone del Piave, di una corona presso il monumento. Quindi, dopo i discorsi ufficiali dell’artista Rosa Palma Talamini la quale ha illustrato il significato dell’opera da lei ideata e del sindaco, il quale, ha avuto parole di elogio nei confronti degli anziani reduci ed anche dei molti paesani emigrati lontano dalla natia terra per cercare fortuna in città e paesi lontani.
Il sindaco ha poi donato il tricolore, preso in consegna dal comandante maresciallo Claudio Zambon, alla stazione carabinieri di Polcenigo.
Terminata la cerimonia è seguito un cordiale ed amichevole convivio, durante il quale parecchi paesani, esprimendo il loro libero pensiero, auspicavano che il monumento abbia finalmente, dopo tanto peregrinare da un luogo all’altro, trovato la sua degna e giusta collocazione in piazza Budoia.
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