Sono trascorsi trent’anni dall’inverno 1984-85 che tutti ricordiamo come uno dei più freddi del secolo. Gennaio 1985 è stato senza ombra di dubbio il mese più nevoso, le temperature rimasero per parecchi giorni sotto lo 0 e le abbondanti nevicate provocarono consistenti danni alle strutture dei tetti, agli impianti dell’acqua e agli impianti del riscaldamento. In Friuli la situazione diventò critica fra il 14 e il 17 gennaio, quando cominciò un’autentica bufera di neve che in sole due ore lasciò al suolo ben 10 cm di neve farinosa. Durante la notte la neve continuò a cadere copiosa rendendo le strade impraticabili. Lunedì 15 si registrarono 40 cm di neve, che continuò a cedere intensamente per tutto il giorno fino a sera, quando i cm di neve caduta misurati a Budoia furono 60. Martedì 16 la situazione non cambiò, la neve cadde sempre con forte intensità provocando sempre più problemi logistici, le strade erano impraticabili, ma ora i fiocchi non erano più morbidi e leggeri, cadevano a larghe falde per trasformarsi poi in pioggia nel pomeriggio, ed è stata proprio questa neve sciroccosa, e quindi pesante, a creare i problemi alle strutture. Alla fine dei tre giorni di nevicate nel nostro territorio caddero ben 70 cm di neve.
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Per approfondimenti tecnici : http://www.meteomasarlada.altervista.org/Amarcord/1985.html |
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