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L' alfabeto della pace
Ti direi che il mondo è bello,
Che ogni uomo è tuo fratello,
ma c’è gente che non sa
che alfabeto è questo qua,
che si sveglia la mattina
e perde qualche letterina.
Han scordato la effe di fratello
per la emme di macello.
L’altro ieri la gi di gioia
gl’ è venuta un poco a noia,
gl’è caduta giù per terra
egli è uscita solo guerra.
Han perso pure la a di amico
E, per certo te lo dico,
non è per l’economia,
per la pensione della zia,
per le cento e mille spese
o per il bene del paese.
Stai pur certo, credi a me,
che son saggio più di un re:
è una storia d’alfabeto
che diventa analfabeto.
Or ti chiedo:chi parlerà,
persa la U di Umanità

Classe 3° a Caneva