Siamo alla seconda retrospettiva della mostra dedicata al pittore Modolo Angelo
tenutasi nella splendida cornice dell'ex convento di San Giacomo di Polcenigo dal 29 agosto al 15 settembre. Dopo la prima retrospettiva, tenutasi lo scorso anno nel teatro di Dardago, noi figli e nipote abbiamo ritenuto opportuno proseguire con questa seconda mostra nel suo paese nativo visto che i principali scorci e paesaggi rappresentano proprio il Gorgazzo e la Sorgente, la via dell' ex panificio Janes, i rustici, Polcenigo , il colle , il castello e la Chiesa di San Rocco. Il lavoro di allestimento ci ha impegnato per quasi 3 giorni e siamo riusciti ad esporre un totale di 95 dipinti in gran parte di famiglia e altri gentilmente concessi: si tratta di lavori per lo più ad olio , in minima parte anche eseguiti in bianco e nero con uso di carboncino e matita. Siamo partiti al pian terreno nell'atrio dell'ingresso con paesaggi,
Chiese e scorci di case datati primi anni '70 (secolo scorso) dove abbiamo potuto notare in alcuni dipinti un tipo di pittura quasi naif con colori piuttosto accesi, per poi proseguir al piano superiore con la parte figurativa di volti, figure sacre e autoritratti. Abbiamo avuto la fortuna di riuscire a recuperare alcuni dipinti molto interessanti con tratti assolutamente originali che ci hanno molto emozionato dove l'uso di colori molto accesi con il passare degli anni hanno lasciato il posto a quelli più cupi e a una pittura più matura.
L'inaugurazione è stata molto sentita da chi vi ha partecipato, e qualcuno ha potuto rivedere i luoghi dell'nfanzia che ora non sono più gli stessi ; anche nelle domeniche successive abbiamo riscontrato un buon afflusso di visitatori, vecchi amici e suoi conoscenti. Ha suscitato molto interesse un album con i primi studi e le bozze che partono dagli anni '70, dove le persone si sono sorprese della manualità decisa e della fantasia. Abbiamo ricevuto dei ringraziamenti e complimenti anche per l'esposizione, soprattutto da chi sa apprezzare la bellezza del l'arte. |
Angelo Modolo, il fotografo-pittore, elogia il paesaggio della sua tetra che sente con vigorosa emozione e transcodifica sulla tela in forme sintetiche, cogliendo l'essenziale senza indugiare, Lo scenario riccamente pittorico del Gorgazzo, - sorgente e bario - con i suoi silenzi, luogo in cui Angelo e nato, vissuto e ha dipinto, diventa per lui la palestra artistica in cui allenarsi, cimentarsi instancabilmente con estro e capacità pittoriche non comuni Fin dall'infanzia Angelo ama dialogare" con linee e colori, imparando autonomamente la Grammatica dell'artista.
Un aneddoto e rimasto nella memoria visiva della sorella. Durante le incursioni aeree della seconda guerra mondiale sui cieli della nostra Pedemontana, Angelo, ancora ragazzo, usciva nel cortile per fissare intensamente quelle immagini che raffigurava, poi, sulle pareti interne di casa: erano aerei talmente reali da stupire l'osservatore.Passano gli anni e la sua sensibilità artistica si affina, È vivo il ricordo dei figli allora infanti: il fascino di un foglio bianco che in un batter d'occhio si animava, si riempiva di segni che prendevano forma, e, nell'arco temporale di una mattutina colazione, ecco nascere case, lagune, ambienti naturali tracciati con il carboncino o il nero di china.
L'artista continua nel tempo a esternare sempre più intensamente le sue emozioni, in una dimensione contemplativa e litica, con i suoi temi prediletti, le rappresentazioni delle bellezze naturali dei paesaggi agresti e delle case della Pedemontana, attraverso l' alternarsi di cromie luminose e cupe, senza disdegnate i ritratti delle persone care, gli autoritratti, e pure le figure della sfera del sacro, con i tocchi di pennello o di carboncino carichi di poesia e sensibilità. Per lui, dipingete e ascoltate i silenzi per lodate il Creato.
La sua e un'opera naturale, spontanea, semplice ma gradevole, sentita e vissuta intensamente, quasi riservata: e la proiezione della sua personalità serena, del suo carattere mite e schivo, profondamente sincero e naturale, che sa stupirsi di fronte a un prato fiorito, a un cielo in movimento, a un dolce sorriso di bimba, alla solitudine di una casa, privata del suo fascino dal tempo ostile, Personalità libera da influenze di scuola, Modolo ebbe il privilegio di essere un autodidatta, capace di date ascolto alla propria innata inclinazione artistica. |