Sabato 15 Agosto: l’Assunta. E’ così che il popolo di Dardago chiama da sempre la sua patrona, familiarmente e con devozione. Chi scrive, fin da bambino, non si rendeva conto di essere nato il 15 agosto ma “el dì de l’Assunta” e ne era orgoglioso. A pochi era toccato questo privilegio. Quest’anno, dal mattino presto, la squadra nutrita degli organizzatori era in movimento per preparare tutto a puntino per la festa. Strisce protettive, bandiere italiane e vaticane, gazebi e sedie sul sagrato della Chiesa, sistemazione per il distanziamento delle persone, addetti per il controllo e poi chi preparava la liturgia in chiesa, il canto sacro. Un clima di festa. E la gente è accorsa numerosa, riempiendo la chiesa e parte del sagrato. Veniva a celebrare l’Assunta, veniva a festeggiare il parroco per i suoi 70 anni e per salutarlo in occasione della sua trasferta a Collevalenza di Todi. La Messa ben “orchestrata” e celebrata. Oltre al parroco, concelebravano P. Luigino Da Ros di Santa Lucia missionario e parroco ad Aosta e Don Gaetano Sorbello, della Comunità di Collevalenza che accoglierà Don Maurizio. Al termine della celebrazione, onorata dalla presenza del signor sindaco di Budoia Ivo Angelin e dalle Associazioni del Comune, la simpatica sorpresa: una bicicletta elettrica nuova fiammante per assistere la corsa di Don Maurizio su e giù per le colline umbre. Don Maurizio, visibilmente commosso, ha ringraziato tutti per la bella e sentita partecipazione e si è accomiatato con l’espressione del cardinal Sarto, patriarca di Venezia che lasciando Venezia per andare al conclave da cui sarebbe uscito Papa (Pio X) disse ai veneziani: “Non preoccupatevi. A Venezia vivo o morto tornerò” e anch’io: a Dardago vivo o morto tornerò. Quello tornò a Venezia morto, questo speriamo torni a Dardago vivo.