Martedì 1 Settembre i 16 coraggiosi si mettono in cammino col favor delle tenebre per la visita all’EXPO di Milano. A Oderzo raccolgono gli altri 16. Sulla corriera ci sono due preti: uno, giovane di una volta, e uno, alle prime armi, tutti e due assicurano la felicità eterna… guai a un mal… Arriviamo felicemente all’EXPO dopo circa 5 ore di viaggio e soste ed entriamo. Restiamo colpiti dalla grandiosità della struttura, dalla pulizia e dall’ordine dell’ambiente nonostante la grandissima folla di visitatori ed espositori. Ognuno si butta alla scoperta degli innumerevoli stands. Alcuni allestiti molto bene altri molto più semplici, tutti con un programma: spiegare come sulla terra ci sia alimentazione per tutti.
E’ l’egoismo e l’incuria dell’uomo nei confronti della terra a creare povertà, miseria, fame e guerra. Ogni stand proponeva prodotti tipici della sua nazione e offriva piatti tradizionali della propria cucina. Siamo rimasti incantati dal padiglione del Nepal, nazione afflitta da un terribile terremoto che con l’aiuto di tutti i partecipanti dell’EXPO è riuscita a mettere in piedi qualcosa di veramente bello. L’Italia ha creato un padiglione consistente in un edificio di quattro piani molto bello e ricco di spunti. Alla sera abbiamo visto lo spettacolo dell’albero della vita illuminato e con bellissimi giochi di luce e di musica. Subito poi a letto in un favoloso albergo a Settala, aperto a maggio e martedì 2 settembre replica per vedere altri padiglioni non visti il giorno prima. Verso le 23 abbiamo potuto rivedere i nostri paeselli stanchi morti ma felici di aver potuto gustare qualcosa che sarà quasi impossibile rivedere in futuro. |