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Tre settimane prima del 15 agosto, festa di Maria Assunta in cielo, io, Marta Zambon, Francesca Fort e Marcella Bastianello, ci siamo date appuntamento  in canonica, per preparare il materiale per il pozzo di San Patrizio. Quest’anno non si è potuta fare la pesca di beneficenza, perché, per prima cosa richiedeva più tempo del pozzo ed eravamo già in ritardo, per eventualmente, prepararla e poi perché in canonica non c’è spazio ed anche perché non ci sono più gli scaffali per mettere sopra i premi. Ci siamo trovate un paio di giorni alla settimana per impacchettare il materiale che molte persone hanno portato in quei giorni. Ogni pacchetto conteneva un premio, in molti anche un  numero, il numero serviva ad indicare un premio grande che non poteva essere impacchettato. Per la realizzazione del pozzo abbiamo chiesto la collaborazione di Raffaele Zambon, che in poco più di un’ora l’ha costruito. Abbiamo fatto un numero considerevole di pacchetti. Il pozzo è stato aperto domenica 12 agosto; per andare dentro al pozzo e per tenere la canna da pesca, ci hanno dato una mano anche due ragazzi (Fabio e Matteo), che erano a Dardago per le vacanze. Bisogna dire che il primo giorno non c’è stata molta affluenza di persone, ma man mano che ci avvicinavamo al 15 agosto, la gente aumentava. Abbiamo esaurito tutti i pacchetti tra il 15 e il 16 agosto. Il denaro raccolto col Pozzo di San Patrizio sarà utilizzato, per il restauro della Chiesa di San Tomè. Speriamo che il prossimo anno ci sia più gente, e per gente, mi riferisco a ragazzi, che collaborino con noi, per mantenere vive queste tradizioni ed anche il nostro paese.
     
Francesca Romana
Zambon