“Da più di un secolo la pittura marcia con i tempi lunghi di un carovaniere
sul crinale di una duna in un deserto di contraddizioni.
Con “Les demoiselles d’Avignon” (1907) Picasso, oltre a rivisitare il “Bagno turco” di Ingres, compie in effetti
la prima azione di rottura nella storia dell’arte.
La visione di Matisse, fondata sul principio dell’armonia universale, inteso come principio fondamentale della natura,
si scontra con quella di Picasso fondata sul principio della contraddizione,
inteso come principio fondamentale della storia.
L’arte non è più contemplazione della natura: è deciso intervento nella realtà storica. E’ vita.
E la realtà e la vita non sono coerenti.
Se mentre l’artista fa un quadro, le circostanze mutano, il quadro registra il mutamento,
finisce diversamente da come era cominciato.
E’ il gesto quanto di più vicino ci sia alla pittura. Il gesto è autonomo e conclusivo, è carico di significati e di
concetti anche laddove mancano gli strumenti tradizionali della rappresentazione pittorica ( tela, pennelli, colori).
Per cui basterà spostare un oggetto dal suo contesto (ruota di bici, bidet, igloo) al museo,
o strappare in due un pezzo di carta
per ottenere un risultato artisticamente ineccepibile,
il cui valore varierà per un collezionista, per uno storico, per i modelli dell’arte contemporanea.
E siccome il sapere non teme il ridicolo, i filosofi, gli esteti, i teorici ed i critici ci potranno intrattenere all’infinito
con le loro disquisizioni attorno alla pittura ed alla verità”
elio r. silvestri |
Elio R. Silvestri è nato a Castellaneta in provincia di Taranto il 29 agosto del 1932.
Si trasferisce a Milano nel 1950 per completare i suoi studi all'accademia d’arte di Brera e qui inizia subito a lavorare come scenografo, grafico e designer. Collabora con lo studio Pagot per la creazione dei personaggi tra i più famosi del Carosello italiano (Calimero, Gigante pensaci tu per la Ferrerò, Giò Condor). Partecipa alla creazione di Diabolik (Sorelle Giussani, Milano) e ne resta per parecchi numeri disegnatore. Esordisce nel '62 come pittore ed entra in contatto con igrandi nomi delle maggiori correnti artistiche del panorama internazionale di quegli anni e pur continuando a interessarsi al design e all'illustrazione, non abbandona più la pittura.
Nei suoi 60 anni di studio, rivisitazioni e produzione pittorica, Elio esplora nel profondo l'anima dei mutamenti artistici, culturali e storico-sociali svelando nel contempo le profonde pieghe dell'animo umano in contrapposizione coi cambiamenti epocali che hanno segnato più di mezzo secolo della nostra storia. Dall'89 al 98 insegna Scenografia all'Istituto Europeo di Design -Milano e si occupa dei rapporti tra creatività e medicine alternative, con particolare attenzione alla sensitività e alle potenzialità creative connesse agli stati di coscienza. Per l'approfondimento di queste ricerche ha compiuto viaggi in India e Israele.
Attualmente
Elio Silvestri risiede a Dardago.
Parte delle sue opere restano installate nel suo studio milanese ancora meta di collezionisti e mercanti d'arte.
Di seguite alcune sue opere
esposte alla personale a Dardago |