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Il mal tempo che ha imperversato su tutto il nord est in questo fine   settimana non ha risparmiato la pedemontana, lasciandoci con l’amaro in bocca per una festa  che meritava ben altra conclusione.
Il fine settimana precedente ci aveva lasciati accaldati e contenti per la grande partecipazione di pubblico, per le numerose presenze di artigiani e agricoltori e produttori di specialità gastronomiche che ci avevano deliziato con formaggi, “puine” salumi, “pitine e pituccie”, miele, olive, mele e quant’altro le nostre terre sanno produrre, nonostante sembrino aride e povere al primo sguardo. Un complimento anche ai venditori di funghi per la qualità dei loro prodotti.
La mattina di domenica 17 ci ha accolto con vento e pioggia, ma nonostante questo, ben 366 marciatori si sono iscritti alla 34ma marcia dei funghi, modificata nel percorso a causa dei danni causati lungo il percorso dalla montana e del fango presente sui sentieri.
Bravi gli organizzatori, Baracchini e Maurizio Carlon tra gli altri, a gestire la situazione in emergenza, aiutati dalle forze dell’ordine, dai radioamatori e dai numerosi volontari.
La pioggia purtroppo ha impedito il regolare svolgimento della festa, siamo stati così “costretti” a rifugiarci sotto i  tendoni della Pro loco ad assaporare i piatti tipici ed  il vino dei nostri colli.
A parte questo, la mostra micologica, cuore della manifestazione, si è svolta senza problemi in entrambe le domeniche, con grande successo di pubblico, che ha potuto conoscere i funghi nella loro grandissima varietà, grazie anche ai micologici presenti che hanno illustrato ai visitatori, con grande professionalità, le caratteristiche dei vari Boletus, Amanita, Agaricus, Russole e quant’altro. Buono anche il successo della mostra fotografica “Budoia tra passato e presente”, allestita presso la canonica di Budoia ed abbinata alla esposizione dei risultati del lavoro del laboratorio ”Come antichi vasai”.
Complimenti quindi alla Pro loco per la sua capacità organizzativa e per aver fronteggiato il maltempo anche con filosofia. Devo poi dire è stato un grande piacere vedere  molti giovani e giovanissimi collaborare alla gestione della festa, lasciandoci la speranza di un ricambio generazionale. Per finire un saluto a Gian Pietro Fort, presidente della Pro loco, che sembra intenzionato a lasciare alla scadenza del suo mandato.