Il gruppo Artugna è sorto nel 1977 in seguito alla partecipazione al XIX Convegno Eucaristico Nazionale a Pescara in rappresentanza del Friuli. Il nome deriva dal torrente che attraversa i paesi di Dardago, Budoia e Santa Lucia; scendendo verso la pianura si incontra Roveredo in Piano. Attualmente il gruppo è formato da una cinquantina di ragazzi provenienti principalmente da questi quattro paesi.
Il gruppo Artugna vuole essere soprattutto un’occasione di incontro e aggregazione per i ragazzi delle nostre comunità, promuovendone la crescita umana e cristiana, senza tralasciare le proprie origini culturali: per questo si pone anche l’obiettivo di conservare il ricordo delle usanze locali nei nostri paesi e di farle conoscere a popoli con cultura diversa.
Il gruppo si esibisce in un repertorio di canti e danze folcloristici appartenenti alla tradizione friulana, ma anche di altre regioni, visto che spesso rappresenta l’Italia fuori dal territorio nazionale.
Per la sua attività anche corale l’Artugna partecipa all’animazione delle Sante Messe ed è iscritta alla Federazione Internazionale dei Pueri Cantores.
In quasi 30 anni di attività i cantori e danzerini dell’Artugna hanno raccolto numerosi successi, sia in Italia che all’estero, in paesi come Spagna, Olanda, Francia, Repubblica Ceca, Ungheria, Polonia, Germania ecc.
Furlana: danza simbolo del Friuli, che sembra risalire addirittura all’epoca paleocristiana.
Nel 1500 trovò grande successo a Venezia, dove era stata conosciuta con l’arrivo degli emigranti friulani. Dopo aver conquistato prestigio in altre corti italianevarcò i confini e giunse fino in Francia. Nel 1700 aveva varcato anche i confini europeitanto che Giacomo Casanova racconta di averla ballata in Turchia. Agli inizi del ’900 poi, è significativo che Papa Pio Xproponesse questa danza in alternativa allo “scandaloso” tango argentino.
Quadriglia: veniva eseguita nel sagrato della chiesa in occasione di unmatrimonio, all’uscita degli sposi. Come tutte le danze di società, aveva il preciso scopo di far partecipare ilmaggior numero di persone alla festa. Si avvaleva di una voce fuori campo che conduceva i danzatori alle figure del ballo.
Ziguzaine: classico ballo di corteggiamento che ha le sue origini nella Val Resia e nella Slavonia. I passi di questa danza sono accompagnati da un motivo in lingua friulana.
Pine: potrebbe essere chiamata danza della domenica: dopo la messa la protagonista è la ragazza più corteggiata e disinvolta: la Pine.
Ciclamin: rappresenta la festa per il ritorno della bella stagione. Danza di corteggiamento nota già nel 1500.
Scozzese: originaria della Scozia. L’antica presenza dei Celti in Friuli ha lasciato traccedelle loro tradizioni e della loro cultura.
Roseane: con le sue rincorse, gli incroci, gli inchini e i sorrisi che si susseguono al ritmo del galoppo, la Roseane è una danza allegra e gioiosa. Ballata anche dagli slavi che la facevano derivare dal modo di ballare dell’orso, sembra fosse anche una parodia alle danze più raffinate dei ricchi.
Bal del Truc: Potrebbe essere chiamata ache danza dei fazzoletti, che vengono sventolati dai bambini nel giro finale, in segno di saluto.GRANDI
Gerle: danza coreografica, che vuole essere omaggio al cuore del Friuli: la Carnia. Allegoria del lavoro di falciatura dei prati sui monti.
Monferrina: di origine piemontese, danza del corteggiamento che simboleggia la vicenda amorosa dai primi approcci fino alle nozze. Contiene scherzi, moine, da cui deriva il modo di dire ”fare la manfrina”, cioè fare la commedia.
Staiare: altro ballo dal classico passo friulano della mazurca,
piuttosto lento e cadenzato; originario della Stiria, regione dell’Austria sud orientale; la danza è caratteristica per i suoi complessi giochi con gli scialli delle ragazze.
Tirolese: come suggerisce il nome proviene dal Tirolo; è una tipica danza di montagna, aggressiva, trascinante e di notevole effetto scenico.
Tarantella: IL nome deriverebbe secondo alcuni dalla città di Taranto, secondo altri dalla tarantola: sembra che la superstizione popolare ricorresse a questa danza per ottenere la guarigione dal morso di questo animale. Una bella leggenda napoletana Attribuisce le origini alla città di Sorrento, e la Tarantella sarebbe una danza creata dalle sirene per incantare Ulisse.