Dobbiamo rendere noto ai nostri affezionati visitatori dardaghesi e non, che da un po' di tempo si sono svolti e si stanno svolgendo, dei capillari e proficui lavori presso le strutture della nostra pieve. Circa un mese fa è stato riattato il portone principale della canonica, ora si dovrà procedere al rifacimento delle ante in legno dello stesso. Ma i due interventi di maggior peso, sia dal punto di vista finanziario che architettonico, si stanno svolgendo sull’ altar maggiore della nostra chiesa e sulla torre campanaria. Dopo che, come da noi riferito ed illustrato, negli scorsi anni si era intervenuti sul soffitto, e relativo affresco della Madonna Assunta, e sulle pareti laterali del presbiterio, ora si lavora, principalmente, al restauro conservativo dell’altar maggiore. Si sta attuando una radicale pulizia alle colonne, ai capitelli ed alle nicchie delle tre statue perché la polvere, ma soprattutto l’accumulo del fumo rilasciato dai ceri, avevano ricoperto con una patina oleosa e nerastra i preziosi marmi e le vetuste statue. Le tre statue raffiguranti l’Assunta, S. Lucia e S. Andrea avevano anch’esse bisogno di un radicale restauro, infatti si presentavano in un cattivo stato di conservazione, specialmente quella dell’Assunta (assai tarlata) e quella di S.Lucia (fessa in maniera molto evidente). Il restauro è stato affidato all’esperto restauratore Giancarlo Magri di Pordenone, sotto il controllo della Sopraintendenza alle Belle Arti. Una prima “trance” del restauro sembra sia stata eseguita e che addirittura le statue siano state riportare in chiesa ma, a quanto ci è stato riferito, alle parti posteriori delle statue non siano state effettuate né opere di rinforzo né di ritinteggiatura. Auspichiamo che detto restauro avvenga scrupolosamente e nei tempi prestabiliti, in modo che, come da più parti richiesto ed anche confermato dallo stesso pievano don Adel, si possa, dopo 55 anni, nel giorno a Lei dedicato, portare in processione per le vie di Dardago la statua restaurata dell’Assunta! Per quanto riguarda il campanile anche per esso si avrà un capillare e, speriamo, efficace restauro, ora appare ingabbiato da un enorme impalcaturaatta alla bisogna. Iniziamo ad elencare i lavori di cui necessita dalla cuspide,che a quanto ci risulta verrà impermeabilizzata, come pure il piano sopra le campane, perché ultimamente vi erano delle forti infiltrazioni di acqua piovana che giungevano fino al piano campane. Scendendo arriviamo alla cella campanaria, ivi verrà rifatto più solido e massiccio il castello portante le campane, le quali verranno girate per far battere il batacchio in un altro punto rispetto a quello attuale. Scendendo ancora verrà ridipinto e restaurato il quadrante dell’orologio e poi tutta la torre, sino al piano stradale, verrà pulita con dei getti a forte pressione di ghiaccio secco, verranno tolti muschi ed erbe su di essa attecchiti e riparate eventuali crepe o fori dovuti all’azione del tempo, portandola così al primitivo splendore e maestosità. Quando questi tre restauri verranno portati a compimento sarà nostro dovere documentarveli fotograficamente così potrete, anche se parzialmente, rendervervi conto di ciò che è stato fatto ed anche eventualmente, se lo riterrete opportuno, fare delle osservazioni che provvederemo girarle a chi di competenza.