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Domenica 30 dicembre, nella chiesa parrocchiale di Santa Lucia, l’Insieme Vocale Elastico tiene il concerto augurale Bon termine, bon principio, giunto alla seconda edizione. La proposta, dopo l’esecuzione a cappella di due brani mariani dell’età barocca (Ave Maria di Arcadelt e Regina coeli di Aichinger), prevede un itinerario nella tradizione dei Nöel francesi dal XV al XVIII secolo con un dialogo tra voci, organo e organetto, alla ricerca di sonorità nuove, partendo dall’origine popolare delle melodie ed approdando ad una sensibilità musicale più contemporanea delle improvvisazioni organistiche; il gusto di Stefano Maso va alla ricerca di tutte le possibilità espressive dell’organo Zeni ed invita gli ascoltatori ad apprezzare un linguaggio non consueto, ricco di sfumature che attingono alla letteratura per poi stemperarsi in novità esecutive di estrema finezza. Ogni nöel si conclude con una strofa vocale, a due o tre voci, che pur nella linearità dell’esecuzione introduce una sperimentazione timbrica affidando spesso il canto al registro più grave e le armonie a quelle più acute.
La seconda parte del concerto è un adattamento per insieme femminile della Navidad Nuestra di Ariel Ramirez (1921-2010). L’autore costruisce questa composizione su danze e spunti folk sudamericani: come tema la nascita del Salvatore. Dall’annuncio dell’angelo Gabriele, alla ricerca di un luogo dove far nascere il bambino, alla visita di magi e pastori, fino alla fuga in Egitto: il mistero del Natale vissuto dall’altra parte del mondo, dove la festa si celebra d’estate invece che d’inverno, e una luna infuocata illumina i campi della pampa dal caldo cielo dell’emisfero australe. I ritmi accattivanti e l’importante tessuto armonico (le 11 coriste cantano fino a 5 diverse voci) rendono l’ascolto di questa suite un momento di intensa emozione e piacevole intrattenimento. Pubblico numeroso, caloroso e generoso.

L’ Insieme Vocale Elastico nasce per festeggiare il passaggio del millennio preparando tre programmi diversi (Gloria di Vivaldi, selezione dal Messia di Händel, selezione dalla Vedova allegra di Lehar) presentati negli ultimi giorni dell’anno 1999 nei paesi del comune di Budoia (PN). L’anno prima, con il nome di The Black Sheep, aveva affrontato un programma estemporaneo di spiritual classici con Luca Pitteri al pianoforte. Il gruppo riunisce componenti con diverse esperienze musicali: cantanti professionisti e amatori, strumentisti e insegnanti, italiani e non che nelle diverse occasioni, su convocazione, si riuniscono in formazione “elastica” con denominatore comune la passione per il canto, lo scambio culturale, l’affetto reciproco. Il coro è protagonista dell’inaugurazione dell’organo giubilare Zeni di Santa Lucia (luglio 2001) con un concerto di corali di Bach; negli anni ha poi presentato sempre nuove pagine accompagnate a questo strumento da Stefano Maso che è organista e basso continuo titolare dell’insieme. Ha in repertorio brani e opere dei maggiori compositori dall’epoca barocca (Bach, Charpentier, Marcello, Mozart, Pergolesi, Vivaldi) a quella moderna (Rossini, Saint-Saëns, Gounod, Verdi, Mascagni) adattate per soli o insieme femminile.
    Fabrizio Fucile