Le nostre popolazioni che dovevano combattere con un terreno arido e faticoso da lavorare, una volta l’anno si riunivano a pregare in giro per i campi di buon mattino con i piedi bagnati in mezzo all’erba impregnata di rugiada per chiedere al Signore che, almeno, li liberasse “dalle malattie, dalla fame e dalla guerra”. Oggi, più fortunati, ci siamo riuniti anche noi il 25 Aprile, presso la chiesa di San Martino e anche noi abbiamo pregato con le antiche formule che Dio, per l’intercessione di tutti i Santi, ci liberi dal cancro, dagli incidenti, dalla troppa sazietà e dal terrorismo. Eravamo una bella assemblea raccolta dai tre paesi e, al termine della Messa, non siamo tornati al lavoro dei campi, ma abbiamo mangiato e bevuto in allegria, grazie all’impegno dei nostri splendidi volontari. Sono belle occasioni che, speriamo, possano ripetersi per dare un po’ di ossigeno ai nostri paeselli. |