L'età del bronzo è il periodo che va dal XXIII alla fine dell'XI secolo a.C. In tale epoca si assiste alla progressiva stabilizzazione dell'insediamento, al costituirsi di attività specializzate, soprattutto nella produzione metallurgica, e allo sviluppo di forme di differenziazione sociale. Durante il Bronzo recente inoltre al rituale funerario della inumazione (seppellimento del corpo integro) si sostituisce gradatamente quello della cremazione o incinerazione (seppellimento delle ceneri del defunto).
Nel Pordenonese il Bronzo medio, periodo che vede lo sviluppo in ambito carsico-giuliano e nel Friuli orientale della Cultura dei castellieri, è attestato da pochissimi siti riferibili soprattutto alle sue fasi tarda e finale, come il tumulo funerario di Molinat nell'alta pianura. Nel Bronzo recente invece le tracce di insediamenti sono molto più numerose e interessano sia la pedemontana che soprattutto la bassa pianura, dove uno dei siti più notevoli appare quello di Pramarine di Sesto al Reghena. Nel Bronzo recente e finale sorgono anche nel Friuli occidentale i primi abitati con cinte difensive a terrapieno ("castellieri di pianura"), come nel caso di Gradisca sul Cosa presso Spilimbergo. A San Tomè sono attestate frequentazioni a partire dal tardo Bronzo medio fino all'inizio dell'età del ferro: proprio tale continuità, nell'ambito della quale mancano elementi sicuri solo per l'inizio del Bronzo finale, sembra costituire, assieme alla localizzazione del sito sulle pendici prealpine, un tratto distintivo rispetto al quadro attualmente noto dell'età del bronzo nel Pordenonese. |
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