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Tra i materiali protostorici il frammento più antico è attribuibile ad una tavoletta enigmatica (1) piatta, decorata da punti impressi; tale classe di oggetti è diffusa nell'Italia padana e nell'arco alpino centro-orientale tra il Bronzo antico e il Bronzo medio. Un limitato numero di frammenti ceramici attesta frequentazioni nel tardo Bronzo medio e nel Bronzo recente-recente evoluto. Tra le forme documentate, pertinenti sia a contenitori di medie e grandi dimensioni sia a vasi da mensa di minori dimensioni e di fattura più accurata, si annoverano ciotole carenate (2-3), vasi biconici (4), olle ovoidi (5-8) e scodelloni-d' olio (9-10). Gli elementi di presa comprendono prese a lingua, anche con impressione mediana (9), pseudoanse tubolari, ansette canalicolate insellate (11). Le decorazioni sono costituite prevalentemente da cordoni applicati. I confronti evidenziano l'esistenza di contatti sia con l'area veneta che con quella friulano-carsica. Per la fase del Bronzo finale e dell'iniziale età del ferro sono venuti alla luce quasi esclusivamente frammenti riconducibili a olle (12-16) e scodelle (17-19,24). Le decorazioni sono rappresentate da cordoni rilevati, lisci o con tacche (17), da costolature oblique (14-16,18), da motivi a fasci di solcature parallele (15-16,20), da impressioni "a falsa cordicella" (21-24) e a rotella (24). Gli impasti vanno da quelli molto selezionati e depurati riservati al vasellame da mensa a quelli piuttosto grossolani dei vasi da cucina (recipienti per la cottura). Nel loro insieme i materiali, che trovano confronti sia in contesti abitativi che di necropoli, appartengono a tipologie diffuse non solo nel Veneto e nei territori friulano e giuliano, ma anche nella più lontana Slovenia e in altri siti dell'Europa centro-orientale.

 

   
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