Mappa del Sito
Home Page
Inizio Pagina
Pagina Precedente
Avanti
Indietro Inizio
       
La conoscenza dell'Altomedioevo (VI-X secolo d.C.) è affidata principalmente, vista la scarsità di documentazione scritta, alle fonti archeologiche che sembrano testimoniare, almeno dal VI alla metà dell'VIII secolo, una contrazione degli abitati urbani, un impoverimento della circolazione e degli scambi di beni e servizi, una generale regionalizzazione dell'evoluzione culturale ed economica. Di tutto ciò non sembrerebbe responsabile la dominazione dei Longobardi (568-metà VIII secolo d.C.) che, tutt'al più, accentuò i processi di smembramento dell'organizzazione romana in atto già da tempo. Col IX secolo, cioè con l'età carolingia, sembra invece prendere avvio la riaffermazione del ruolo delle città, l'incremento delle produzioni artigianali, una certa vitalità nelle reti di distribuzione regionali e nei rapporti col bacino del Mediterraneo. Nel nostro territorio le testimonianze del periodo altomedioe-vale sono date, oltre che dalla presenza di alcuni importanti centri monastico-religiosi, come l'abbazia di Sesto al Reghena, dal rinvenimento di necropoli con sepolture a inumazione dotate di corredo, tra le quali si possono citare quelle di Stevenà di Caneva, Dardago, Erto, Grizzo, Tramonti di Sotto, attribuibili generalmente al VII secolo d.C. A epoca posteriore (IX-XI secolo d.C.) sembra riferibile invece la necropoli scoperta nel centro storico di Pordenone, che presenta forti influssi della cultura alpina di Kòttlach.
   
Indietro Avanti